NASPI 2019: cosa cambia
Le novità introdotte sulla NASPI a partire dal 2019 riguardano non solo le categorie di soggetti che possono accedervi, ma anche i requisiti, i tempi e i modi per la presentazione della domanda.
Possono accedere alla NASPI:
- gli apprendisti;
- i soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato;
- i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni;
- il personale artistico con rapporto di lavoro subordinato.
Non possono accedervi invece:
- i lavoratori titolari di trattamento pensionistico diretto;
- gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato;
- i dipendenti delle pubbliche amministrazioni a tempo indeterminato;
- lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno per lavori stagionali, per i quali esiste una normativa specifica.
REQUISITI 2019
Per richiedere la Disoccupazione Naspi nel 2019 occorre che il soggetto richiedente:
- abbia maturato almeno 13 settimane di contribuzione negli ultimi quattro anni precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito contributivo);
- deve aver svolto almeno 30 giornate di lavoro effettivo nei 12 mesi precedenti l’inizio della disoccupazione (requisito lavorativo);
- si trovi in stato di disoccupazione involontaria (scadenza di contratto, licenziamento, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, etc.).
La domanda può essere presentata direttamente online all’INPS tramite il proprio codice PIN, INPS dispositivo, o tramite un patronato, o tramite il Contact Center dell’INPS al numero 803164.
La pratica è da inviarsi entro 68 giorni dalla fine del rapporto di lavoro. I termini di decorrenza della NASPI 2019variano a seconda di quando è inviata la domanda all’INPS:
- dall’ottavo giorno successivo alla data di cessazione del rapporto di lavoro, se la domanda viene presentata entro l’ottavo giorno;
- dal giorno successivo a quello di presentazione della domanda, se la NASPI è presentata dopo l’ottavo giorno;
- nel caso in cui vi siano periodi di malattia, maternità o infortunio, la NASPI 2019 decorre dall’ottavo giorno successivo al termine dell’evento se la domanda è presentata entro l’ottavo giorno; dal giorno successivo alla presentazione della domanda se presentata successivamente all’ottavo giorno.
ALLEGATI 2019
Gli allegati per la presentazione della domanda NASPI 2019 rimangono quelli degli anni precedenti:
- il documento d’identità;
- le ultime tre buste paga e la lettera di licenziamento;
- se presenti la domanda NASPI, l’iscrizione al Centro per l’Impiego per la disponibilità non è più necessaria (tale modello è stato sostituito dal Did online);
- il contratto di assunzione per i lavoratori a tempo determinato;
- il modello Sr163 dove viene indicato l’IBAN per l’accredito;
- nel caso di colf e badanti, si dovranno allegare gli ultimi bollettini Mav dei contributi pagati.
Il Centro per l’Impiego, dopo l’accoglimento della domanda, convocherà il cittadino al fine di partecipare alle politiche attive del lavoro. In alternativa, il cittadino disoccupato, entro 15 giorni dalla presentazione della NASPI, può recarsi presso il Centro per l’Impiego con la ricevuta della domanda.
NOVITA’ 2019
Le principali novità NASPI 2019 sono:
- la visualizzazione degli esiti delle domande NASPI direttamente dalla APP ufficiale, dove alla voce dedicata si può consultare il dettaglio della domanda, la lista dei pagamenti, etc.;
- richiedere gli assegni famigliari e le detrazioni fiscali dopo il termine della procedura di invio della nuova domanda NASPI (precedentemente queste richieste non erano integrate con il modulo online della NASPI);
- per il calcolo delle indennità di disoccupazione NASPI si fa riferimento ai criteri indicati nella circolare n. 94 del 12/05/2015 e la retribuzione di riferimento è pari ad € 1.221,44(in attesa di conferma della circolare da parte dell’INPS);
- l’importo massimo mensile della NASPI non può superare i 328,76 € lordi(ove non operi la riduzione prevista nell’art. 26 della legge n. 41 del 1986), sempre a conferma della circolare INPS 2019.
CONSULTAZIONE DEI PAGAMENTI
La consultazione dei pagamenti non ha subito variazioni rispetto agli anni precedenti, basta accedere con il PIN online all’area riservata personale del sito INPS.
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