LEGGE DI BILANCIO, PER OGNI MISURA UN DECRETO ATTUATIVO

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La Legge di Bilancio 2019 ha ridefinito il panorama economico e fiscale italiano. Dall’Ecobonus per le auto ai piani individuali di risparmio, le misure inserite nel testo della Manovra hanno bisogno di un decreto attuativo ad hoc con precise istruzioni da seguire su questioni pratiche, tecniche e burocratiche.

In altre parole, dopo l’approvazione del testo di legge, le nuove disposizioni necessitano di un ulteriore passaggio per assumere concretezza. Dal 1° gennaio 2019 sono passati quattro mesi e mezzo, e non tutti i documenti necessari per passare dalla teoria alla pratica sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

Il Ministero dello Sviluppo Economico, per la parte che gli compete, tranquillizza stampa e cittadini: “nessun ritardo”.

LEGGE DI BILANCIO, PER OGNI MISURA UN DECRETO ATTUATIVO. SIAMO NEI TEMPI

Il 14 maggio 2019 il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato un comunicato stampa per fare il punto sui decreti attuativi delle misure inserite nella Legge di Bilancio 2019, con l’elenco di quelli già pubblicati e quelli in dirittura d’arrivo.

Di seguito il testo diffuso dal Ministero:

“In merito ad alcuni articoli pubblicati sulla stampa relativi allo stato di avanzamento dei provvedimenti attuativi della Legge di bilancio 2019 da parte del Ministero dello Sviluppo economico si precisa che:

  • il decreto interministeriale per l’incentivo all’acquisto di veicoli a bassa emissione di CO2, elettrici o ibridi (il cosiddetto Ecobonus), è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 aprile 2019;
  • il decreto in materia di Piani di risparmio a lungo termine (PIR) è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 maggio 2019;
  • è stato adottato definitivamente il decreto ministeriale di istituzione della Commissione speciale per la riconversione economica della città di Taranto;
  • è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto ministeriale relativo ai progetti finanziati nel settore aeronautico;
  • è all’esame della Corte dei Conti il decreto ministeriale concernente i voucher per la consulenza in innovazione (manager innovation);
  • è alla firma del Presidente della Repubblica il DPR concernente lo Statuto dell’Istituto di ricerche Tecnopolo di Taranto per lo sviluppo sostenibile;
  • è stato inviato al concerto del MEF il decreto interministeriale concernente l’investimento dello Stato in quote di fondi Venture capital;
  • sono in stato avanzato di predisposizione i decreti ministeriali concernenti gli interventi di riconversione/riqualificazione delle aree di crisi industriale e il regolamento per la gestione del fondo per lo sviluppo di tecnologie di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things.

È inoltre in corso la predisposizione di ulteriori provvedimenti, per la maggior parte dei quali non è comunque previsto un termine di adozione. Tra questi, il decreto ministeriale relativo ai contributi alle imprese nella realizzazione del progetto IPCEI Microelettronica, il decreto ministeriale concernente i fondi ai confidi per processi innovativi da utilizzare per la concessione di garanzie alle piccole e medie imprese, il dm relativo all’assegnazione di concessioni per le aree demaniali marittime, il decreto ministeriale concernente incentivi all’acquisto di apparecchi di ricezione TV e il decreto ministeriale di aggiornamento del calendario nazionale per assicurare il rilascio delle frequenze della Banda 700Mzh”.

 

LEGGE DI BILANCIO 2019 E DECRETI ATTUATIVI: IL TEMPO È NEMICO DELLE ISTITUZIONI

Anche nei casi in cui “non è previsto un termine di adozione”, come sottolinea il comunicato stampa pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico, la pubblicazione in Gazzetta del decreto attuativo è fondamentale perché le misure adottate con la Legge di Bilancio debuttino ufficialmente.

Non si tratta di un semplice passaggio burocratico, ma di una fase necessaria per procedere all’operatività e fare in modo che le parole scritte in una legge assumano forma concreta. Il momento in cui questo passaggio avviene non è irrilevante e, in un certo senso, può cambiare l’efficacia delle misure introdotte.

Il tempo è nemico delle istituzioni e a farne le spese sono i cittadini, come hanno dimostrato i primi mesi del 2019.

Sempre con la Legge di Bilancio del 2019 sono stati confermati i fondi per una serie di incentivi destinati alle imprese per le assunzioni di alcune categorie di lavoratori, ma le aziende per un lungo periodo non hanno potuto richiederli.

Un esempio su tutti è il caso del bonus Garanzia Giovani. Nonostante la pubblicazione del decreto direttoriale dell’ANPAL, che dava seguito alle disposizioni della Legge di Bilancio, i datori di lavoro hanno dovuto aspettare un ultimo passaggio per poter richiedere gli incentivi: la circolare dell’INPS, a cui spetta la gestione del bonus, che è arrivata dopo tre mesi e mezzo dall’inizio dell’anno, il 17 aprile.

Ogni nuova misura approvata mette in moto un meccanismo e dà vita a un sistema: dal momento che chi ne usufruisce, per forza di cose, si trova all’ultimo anello della catena ed è costretto ad aspettare le istituzioni, i tempi necessari per scaldare i motori non possono che essere rilevanti.

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